Hanno scritto di me - Anna Lonati Pittrice per Passione

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Anna Lonati " Pittrice per Passione"
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Hanno scritto di me






              Hanno scritto di me


C'era una volta…un modo sommesso di parlare quel che era intimo, legato allo spirito, veniva espresso nel  silenzio, a differenza d'oggi dove risuonano di urla e di canti gli stadi formicolanti di sterminate folle, che le cose dello spirito le vogliono ascoltare avvolte nel rumore della musica fra i bagliori della luce.
Sono modi opposti di percepire le voci del mistero che è in noi e fuori di noi.
D’altro canto, c'è chi stando fermo viaggia felicemente con il pensiero per spazi infiniti e chi non trova di che soddisfare la propria curiosità percorrendo in concreto tutte le strade della terra.
Nei lavori di Anna si ritrova un mondo che è frutto di una ricerca sofferta, continua e silenziosa di un ordine come principio di armonia in accordo con quei contenuti di carattere religioso, che sono temi dominanti di questi dipinti.
Si tratta per la maggior parte di pastelli dai begli accordi di colore, che nella loro modernità ricordano invenzioni antiche, aristocrazie orientali come certi mosaici di Ravenna illuminati dalla luce filtrata attraverso le lastre di alabastro che chiudono le finestre degli ambienti.
Umiltà, costante fatica e sensibilità hanno portato Anna a costruire con segno sempre più essenziale la forma e la composizione conferendo unità di visione all'insieme e musicalità."
Prof. Marino Ronchi

Quale arte?
Oggi non si studia la tecnica ma si è alla ricerca di idee, meglio se strane. In scultura le opere si fanno indipendentemente dalla loro collocazione, quasi sempre non idonea: una specie di steccato è proposto come porta di città, un parallelepipedo enorme come fonte di luci colorate viene collocato in un luogo dal quale è poi tolto in cerca di un sito adatto che non c’è, un ago con filo come trovata pubblicitaria da fiera campionaria. L’uomo non conta più, non più sentimento o storia ma il rottame sì, il mondo che è posto nel cortile della Pigna in Vaticano è un mondo distrutto, ossia la fine di tutto.
Sentiamo le parole del Cardinale C.M. Martini: “…non sono però tanto sottili speculazioni dettate da una esigenza intellettuale, quanto riflessioni preoccupate delle nostre angosce e speranze quotidiane…". L’esperienza di oggi pare tutta intessuta di "durate" sempre più brevi: contrazione dei tempi, ipervelocità, telecomunicazioni e corrispondentemente una frantumazione del linguaggio e una dispersione dei sentimenti. Ma controcorrente per fortuna qualcuno c’è, qualche speranza esiste ancora quando troviamo in belle opere come queste di Anna Lonati uno scorrere di umanità scrutata con occhio attento alla meditazione dell’essere, con trepidazione e sentimento della vita profondamente cristiano.
Anna sottrae all’assordante rumore, al degrado della vita moderna, alla banalità del quotidiano queste figure che plasma, questi volti sofferti, perché possano esprimere dei sentimenti, anche pochi, ma che contano, importanti, perché soprattutto partono dal cuore.
C’è in lei una schietta esigenza di poesia, uno slancio morale e religioso, ma infine, per una sorta di coscienza e di pudore (perché Anna dipingendo esprime sé stessa), tralascia il burattino moderno, svuotato, esteriorizzato, incapace di sentimento per trasferire alle maschere la possibilità di esprimere liberamente, come in un sogno di bella e concreta pittura, quello che le detta il cuore.
Prof. Marino Ronchi


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